L’enfant prodige (11 anni dopo)

L’enfant prodige (11 anni dopo)

Il capitano della nazionale è il solo reduce dall’argento di Rio 2016, ultima medaglia a cinque cerchi vinta dall’Italia. Alla terza partecipazione in carriera, Simone Giannelli è uno dei leader del gruppo azzurro che si presenta in Francia con l’ambizione di dare l’assalto al podio. «Rio è stato il sogno che si realizza, la felicità per eccellenza. Sto preparando Parigi nei minimi dettagli, sia mentali che fisici. Perché le Olimpiadi si giocano per una palla in più o in meno»

Momenti di gloria

Momenti di gloria

Da giocatore De Giorgi ha fatto parte della Generazione dei Fenomeni allenata da Velasco ma all’unica Olimpiade ha partecipato grazie alla convocazione di Pittera. A Parigi Fefè e Julio si trovano di nuovo fianco a fianco, alla guida delle due nazionali azzurre, rincorrendo un sogno. «La pressione va accettata»… «Ma bisogna stemperare l’ossessione per l’oro olimpico»

Io sono acqua

Io sono acqua

Julio Velasco ha affidato a lei, Anna Danesi, i “gradi” della nuova nazionale femminile, quella chiamata a mettersi alle spalle il passato e a spendere ogni energia per rincorrere la prima storica medaglia a cinque cerchi. «Sogno di essere il primo capitano della storia a salire sul podio olimpico, la prima della fila con la medaglia al collo, che piange e non riesce quasi a cantare l’inno»

Il valore della pazienza

Il valore della pazienza

Un doppio infortunio al ginocchio, due anni d’attesa prima di tornare protagonista ai massimi livelli e festeggiare, da titolare, il quarto scudetto della carriera. Sarah Fahr si è messa alle spalle i giorni più difficili e sogna di volare all’Olimpiade di Parigi. «La pancia piena ai nostri livelli non esiste. Il lungo stop? Ho preso questi scherzi del destino come unasfida personale da vincere»