di Giorgio Marota

«Noi allenatori dobbiamo promuovere un apprendimento consapevole, generare un’autonomia negli atleti e nelle atlete. E questa si può sviluppare solo se hanno un senso critico». È il primo comandamento di Davide Mazzanti: creare giocatrici pensanti. Questo è il punto di partenza per fare tutti i discorsi del mondo sulla tecnica, sulla mentalità, su come migliorare la schiacciata, la difesa o il palleggio. «Le ragazze oggi hanno fin troppe informazioni – dice il Ct della nazionale – ma chi si preoccupa di quello che sentono, di quello che vivono, delle percezioni?». Sarà che l’accettazione nuda e cruda delle cose – “così è e così si è sempre fatto” – è agli antipodi del Mazzanti-pensiero, dove ci sembra di ritrovare gli insegnamenti di Plutarco: «Gli studenti non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere». E Davide è un fuochista talmente eccezionale da voler rivoluzionare l’intera pallavolo italiana seguendo questa linea di pensiero.

Leggi l’articolo completo sul numero di giugno di Pallavolo Supervolley