Ho imparato a sognare

Ho imparato a sognare

È andato a Parigi sbaragliando la concorrenza di schiacciatori più esperti. Luca Porro è il fratello minore di Paolo (quest’anno per la prima volta hanno giocato insieme in VNL) ed è riuscito a convincere De Giorgi non solo a portarlo ai Giochi ma a mandarlo in campo. «Mi è dispiaciuto molto non essere riuscito a cambiare le cose, ci credevo tantissimo. Voglio riuscire a far parte della squadra in pianta stabile. So che ci sono ottimi giocatori nel mio ruolo, anche più di me. Ma non voglio essere un “fuoco di paglia”. E a Padova voglio crescere ancora»

Il volo dell’aquila

Il volo dell’aquila

Le ambizioni sono altissime («Voglio diventare il giocatore più forte al mondo»), il talento per trasformare gli obiettivi in realtà non gli manca. Noumory Keita è il principale terminale offensivo della Rana Verona. «Siamo sulla buona strada. Vogliamo costruire qualcosa di duraturo, rimanere al vertice. Io lavoro per migliorare il muro: per anni ho pensato che attacco e battuta bastassero»

Qualcosa in più nel bagaglio

Qualcosa in più nel bagaglio

L’analisi della sconfitta, una lucida autocritica, le idee chiare sul futuro, il desiderio di crescere ancora e di diventare sempre più «un punto di riferimento, quello a cui affidare i palloni pesanti». Alessandro Michieletto non nasconde la delusione per il quarto posto all’Olimpiade di Parigi ma a Trento è pronto a rialzare la testa

Un ruolo infame (ma…)

Un ruolo infame (ma…)

È il suo primo scudetto e ha dovuto aspettare cinque anni. Il centrale Roberto Russo parla del segreto di Perugia. «In questi anni abbiamo sempre portato a casa qualcosa, ma in passato mancava la capacità di essere davvero uniti, ci lasciavamo condizionare dalle pressioni esterne, Lorenzetti invece è stato bravo a creare “il cerchio”». Ora la nazionale. A Tokyo l’ha fermato un infortunio: «Ci riprovo»